I fondamenti delle Cure Palliative sono i seguenti:
Le Cure Palliative rispettano la vita e considerano il morire come un processo naturale.
Lo scopo delle Cure palliative non è quello di accelerare o di differire la morte, ma quello di garantire la migliore qualità di vita del malato inguaribile.
Le Cure palliative forniscono al paziente un’assistenza globale, con attenzione alle necessità mediche, socio-assistenziali, ma anche agli aspetti emotivi psicologici e spirituali.
Le Cure Palliative sono rivolte anche al nucleo familiare della persona malata.
Le Cure Palliative si rivolgono a pazienti in fase avanzata di ogni malattia cronica ed evolutiva: in primo luogo malattie oncologiche, ma anche malattie neurologiche (es. SLA) , respiratorie (es. broncopneumopatie croniche ostruttive), renali (es. grave insufficienza renale cronica), cardiologiche (es. grave insufficienza cardiaca) e hanno lo scopo di offrire alla persona malata la migliore qualità di vita possibile nel rispetto della sua volontà.
La pratica medica ha considerato fino a pochi anni fa le Cure palliative, non orientate verso la guarigione ma solo verso il controllo dei sintomi, come una terra di confine con la medicina ufficiale, perchè rivolte a pazienti che escono dalle tradizionali possibilità d’azione, pazienti per cui non c’è più nulla da sperare.
Così, fino a pochi anni fa, il paziente veniva abbandonato nel momento più delicato della vita: l’ospedale lo dimetteva e l’assistenza medica ed infermieristica si riduceva, il medico di famiglia si trovava di fronte a sintomi complessi e ad esigenze psicologiche accresciute, la famiglia era impreparata e piena di disagi.
La nuova Legge 38 del 15 marzo 2010 tutela il diritto del cittadino ad accedere alle Cure Palliative e alla terapia del dolore sia in età adulta che pediatrica.