Il nostro gruppo
Il nostro gruppo di volontariato ha mosso i primi passi all’interno dell’associazione AVAS di Domodossola, come gruppo di Verbania , interessato nello specifico ad assistere i malati oncologici e le loro famiglie, impegno che è sempre stato molto vivo all’interno del reparto di Oncologia dell’Ospedale Castelli di Verbania.
Con la nascita dell’Associazione Angeli dell’Hospice VCO Onlus, la maggioranza dei volontari ha scelto di operare in Hospice, nell’ambito delle Cure Palliative.
La formazione è una componente fondamentale dell’essere volontari in Cure Palliative ed è pensata in modo tale da rappresentare una presenza costante accanto al volontario.
Dal 2018 la nostra formatrice è la Dr.ssa Francesca Oliva.
Da un punto di vista operativo la formazione prevede un calendario annuale di incontri mensili della durata di una ora e mezza ciascuno, aperti a tutti i volontari.
Gli incontri alternano:
– Momenti di formazione teorica tenuti dalla psicologa e dagli operatori che lavorano in Cure Palliative, finalizzati a fornire conoscenze di base relative alla relazione con i malati ed i loro familiari.
– Momenti di condivisione e riflessione con la psicologa sia sulle situazioni vissute durante l’attività di volontariato, che attraverso la discussione e il confronto su libri e film.
Il percorso formativo di base per i candidati volontari ha una durata di sei mesi durante i quali il candidato è invitato a partecipare agli incontri previsti dalla formazione continua e può sperimentarsi nella sede di volontariato con uno stretto affiancamento di un collega più anziano in veste di tutor.
La formatrice accompagna fattivamente il candidato durante questo periodo di ‘prova’ al cui termine risulta fondamentale l’autovalutazione che il candidato stesso fa della propria esperienza.
La voce del volontariato
Il nostro volontario Antonio ci ha raccontato una cosa che crediamo bello condividere, durante uno dei suoi turni in Hospice ha avuto modo di scoprire che un paziente era un appassionato di moto, sport di cui il nostro Antonio è sempre stato assolutamente digiuno, una domenica è andato a trovarlo e, dopo essersi ben documentato, gli ha “raccontato” l’ultimo gran premio che si era disputato, il paziente nella sua quasi totale immobilità gli ha comunicato con gli occhi un cenno di ringraziamento.
La domenica successiva Antonio è tornato nella sua camera con nuove notizie e aggiornamenti ma… la camera era vuota, il nostro paziente era mancato il giorno prima, Antonio si è allora presentato nella sala mortuaria e, come se lo stesse ascoltando, gli ha sussurrato il risultato della gara aggiungendo i pronostici per la vittoria del campionato salutandolo.
Ogni persona che incontriamo in Hospice lascia un segno profondo che ci arricchisce. … [Leggi di più…]